So che avevo detto in un post che avrei lasciato da parte per un pò le letture nipponiche ma… La ragazza del Kyūshū di Matsumoto Seichō non è un libro che si riesce a mettere da parte facilmente. Questo romanzo rientra nelle categorie giallo, thriller, horror e per capirne i motivi occorre scendere a patti ed accettare che anche la nebbia fa rumore.
L’autore conosciuto per aver scritto Tokyo Express, Un posto tranquillo, Agenzia A, è il Simenon giapponese, dotato di una penna davvero coinvolgente. In questo libro c’è tutta la sua maestria di scrittore – giornalista e una trama capace di portare il lettore in un congegno perfetto in cui tutti gli ingranaggi collimano alla perfezione. Per me è un noir algido, che dimostra come anche gli scrittori giapponesi sappiano dar vita all’ombra della morte.
Sono 205 pagine “incollanti”, come del resto tutti i suoi libri: vivono del suo ricordo dato che è scomparso nel 1992 e della stima di milioni di lettori.
Bello, bello, bello.
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