Ho terminato di leggere il libro di Saviano poco prima di preparare la cena e mentre giravo con le pinze i fiori di zucca in pastella, mi sono detta: non ho più l’età per immergermi come un subacqueo alle prime armi nelle acque torbide di questo mondo. Niente da dire, il romanzo è scritto e articolato in modo impeccabile, Saviano ha questa dote innegabile, ma il suo libro è un labirinto senza uscita, un riquadro nel quale non entra nemmeno uno spiffero d’aria. Davvero non ho più l’età per affondare nella melma, e affrontare con distacco i drammi della vita marcia che regolano certe realtà ancora esistenti. Non credo neanche di essere irresponsabile nel dirlo, al contrario credo sia onesto sapere, approfondire per poi lasciare andare altrimenti si rischia di vomitare a secchiate tutto il disgusto che ne consegue.
Voto:10 è onesto dirlo, per il resto occorre essere portati per certe narrazioni; forse io non lo sono, e non lo sono mai stata perché non accetto, non comprendo, e non sono per niente tagliata nell’annusare con somma indifferenza le fragranze sulfuree che la realtà ci presenta.
Ora penso ai miei fiori di zucca, con quel po’ di sale capace di asciugare le ferite.
Buona serata.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.